Negli ultimi anni tutti i mercati internazionali hanno registrato un aumento significativo della domanda di acquisto di monete e lingotti d’oro. Inizialmente la richiesta è stata generata soprattutto da collezionisti o detentori di grandi capitali alla ricerca di beni solidi per diversificare il portafoglio. Più recentemente, invece, l’acquisizione di monete e lingotti è stata ad appannaggio di un numero crescente di “piccoli risparmiatori” che, attraverso soluzioni personalizzate, hanno beneficiato dell’ottima rivalutazione che questi asset sono in grado di assicurare anche in caso di dismissione.
Oggi, a rendere più appetibile l’investimento, sono certamente i premi elevati di alcune monete come le Australian nugget o le Kruggerand Sudafricane considerate tra le più preziose ma anche la facile ricollocazione di pezzi sempre molto richiesti come le Sterline Inglesi, da sempre garanti di buoni guadagni.
Valutando l’andamento dei mercati ed attuando qualche piccola strategia, chi ha acquistato monete auree e decide di vendere può realizzare ottimi ricavi senza essere sottoposto ad alcun tipo di tassazione.
Questo è possibile da quando è entrata in vigore la Legge n 7/2000 “Nuova disciplina sul mercato dell’oro” che ha esteso il diritto a tutti i privati di acquistare monete e lingotti in esenzione Iva abolendo, così, il “vecchio monopolio” detenuto soprattutto dagli istituti di credito.
Investire in monete d’oro è molto vantaggioso anche per chi non ha a disposizione budget elevati ma, senza correre grandi rischi, intende realizzare buone plusvalenze attualmente non garantite da altri strumenti finanziari, nè di natura assicurativa nè bancaria.
Ciò significa che oggi, chi ha necessità di vendere le proprie monete d’oro (sia antiche che moderne) può ottenere un rendimento elevato anche se possiede piccoli tagli, rivolgendosi ai “negozi Compro Oro” più qualificati che sapranno consigliare come e quando effettuare una transazione conveniente.
Per una stima generica è possibile calcolare il valore delle monete anche da soli, facendo riferimento alle quotazioni disponibili online ma soprattutto attraverso un’attenta osservazione dello “stato di conservazione”, fattore che condiziona notevolmente l’offerta del Compro Oro.
Esiste, infatti, una vera e propria “scala di valori” utilizzata da tutti gli operatori professionali che classifica le monete stabilendo quanto siano preziose, ovviamente tenendo conto anche del trend dei mercati, del peso e della rarità.
Il valore nominale è dato dalla purezza dell’oro con cui la moneta è stata coniata ma se, a causa dell’usura del tempo la superficie o i bordi evidenziassero difetti dovuti alla lavorazione o al contatto con altri pezzi, la valutazione tenderebbe bruscamente a scendere.
In fase di acquisto, quindi, è meglio spendere qualcosa in più comprando monete che rasentano la perfezione quali le “Fior di Conio o Splendide” (FDC e SPL), piuttosto che quelle classificate come “Belle o Molto Belle” (B e MB) sicuramente accessibili ad un costo più contenuto ma non prive di segni di logoramento e imperfezioni.
Custodire con cura tutte le monete controllando che non ci siano diminuzioni di peso o alterazioni di alcun tipo, significa avere l’opportunità di effettuare una buona vendita, ovviamente anche in base al fixing e alla richiesta del momento.
In questo senso, a dare i consigli giusti ci pensano i migliori professionisti dei grandi Gruppi di Compro Oro che con serietà ed esperienza operano in questo specifico settore e forniscono “consulenze gratuite” con massima riservatezza e trasparenza.
Inoltre, per aumentare i profitti del venditore, analizzano con attenzione tutti quei fattori che condizionano la stabilità dei mercati influenzando il prezzo dell’oro.
Nell’interesse del cliente, il Compro Oro di fiducia sa stabilire anche “quando” conviene ricollocare le monete auree in modo da rendere la vendita ancora più vantaggiosa.
In questo primo semestre del 2017, ad esempio, le nuove previsioni ipotizzano un trend positivo che potrebbe ulteriormente rafforzarsi nella seconda metà dell’anno.
Secondo autorevoli fonti internazionali quali la USB Bank e l’economista David Roche (Presidente Independent Strategy) in questo periodo si potrebbe verificare un rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve corrispondente ad un rafforzamento del dollaro e a un contenimento del gold price: condizione, questa, ideale per tutti coloro che vogliono “comprare” monete o lingotti.
Passata questa fase, nel giro di poche settimane, si prevede che la moneta americana si indebolirà a favore delle quotazioni dell’oro che avranno un incremento pari al 6% in più rispetto al 2016 raggiungendo i 1.300 l’oncia, un momento decisamente favorevole per “vendere” le proprie monete d’oro massimizzando i profitti.
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