Negli ultimi anni a Roma si è sempre più diffusa la pratica di vendere l’argento presente nelle proprie case, sotto forma di gioielli o di altri oggetti, che non servono più e di cui pertanto ci si intende liberare in cambio di soldi.
Quello appena descritto rappresenta infatti un’ottima soluzione per ricevere una somma di denaro di cui magari si ha bisogno per i più svariati motivi, semplicemente liberandosi di qualcosa di prezioso che però non soddisfa più le proprie esigenze.
L’argento, come l’oro, è un metallo prezioso che però, a differenza di quest’ultimo, ha un costo più basso. Esso è presente sia nella forma pura che in quella combinata con degli altri elementi, come nel caso dell’argentite.
Quando invece si parla dell’argento nello stato puro si fa riferimento al metallo di colore bianco, dall’aspetto lucente e che ha una durezza di poco superiore a quella dell’oro. Forse non tutti sanno che esso è il migliore dei conduttori elettrici esistenti al mondo, ma a causa del suo eccessivo costo si preferisce utilizzare un altro tipo di metallo, il rame.
Il primato nella produzione mondiale dell’argento lo detiene il Messico, a cui seguono la Cina, il Perù, L’Australia, la Russia, la Bolivia, il Cile, la Polonia, gli Stati Uniti e infine il Canada.
Questo metallo prezioso viene utilizzato prevalentemente per la realizzazione di gioielli, monete e argenteria di vario tipo, come ad esempio utensili per la cucina (posate, vassoi, etc.) o per la casa in generale, come vasi, specchi e cornici.
Quando viene impiegato allo scopo di produrre questi oggetti, si preferisce legarlo ad altri tipi di metalli, soprattutto al rame, per renderlo maggiormente duro, visto che ha una consistenza abbastanza tenera e non sarebbe corretto utilizzarlo da solo.
Un altro ambito d’impiego dell’argento è nell’industria fotografica, infatti lo si usa per la produzione delle pellicole.
Come abbiamo già visto in precedenza, essendo un ottimo conduttore elettrico e inoltre avendo un’elevata capacità di resistenza all’ossidazione, viene principalmente impiegato nel settore elettrico ed elettronico.
Infine la sua applicazione nel settore medico, in particolare negli studi dentistici e anche nell’ambito dell’industria alimentare, in cui viene elaborato come colorante, fanno di questo metallo un materiale versatile e piuttosto diffuso nei più svariati ambiti.
L’argento però, in alcune occasioni, potrebbe anche rappresentare un grosso rischio per la salute, infatti non può essere ingerito, in quanto causerebbe sicuramente un’intossicazione, inoltre si può contrarre l’argiria, una patologia nota per il colore grigio-bluastro caratteristico di questo metallo, di cui assume l’aspetto la pelle dei pazienti che ne sono affetti.
Nelle case sono sicuramente presenti più oggetti in argento di quanto si possa immaginare o ricordare, ad esempio chi non possiede nelle proprie credenze almeno un set di utensili da cucina in argento o con dettagli realizzati con questo materiale? Per non parlare dei gioielli, chi non ne custodisce almeno uno all’interno di un portagioie?
Gli oggetti preziosi, per essere conservati in modo sicuro e mantenendo le proprie caratteristiche invariate nel tempo, necessitano di particolare cura. Per cui per eliminare effetti indesiderati come l’annerimento, è possibile ricorrere all’utilizzo di prodotti specifici presenti in commercio, piuttosto che affidarsi a soluzioni fai da te che, se anche possano sembrare efficaci, non sempre garantiscono un risultato buono e duraturo e oltretutto si rischia di provocare dei danni irreparabili anche dalle mani più esperte.
Riconoscere l’argento di buona qualità è molto importante per chi intenda acquistare qualcosa per sé, ma soprattutto nel caso in cui lo si faccia per qualcun’altro, scegliendo oggetti da regalare come monili, utensili per la casa, cornici, etc. e non si vuole rischiare di fare una brutta figura.
Innanzitutto è importante ricordare che in molti Paesi le leggi prevedono che sia presente un marchio che attesti il suo grado di purezza.
Un altro metodo può essere quello di utilizzare una calamita per accertarsi che esso possieda una carica magnetica debole, in caso contrario denoterebbe la sua impurezza. Inoltre in commercio esistono degli acidi capaci di misurare il grado di purezza dell’argento. Per farlo è sufficiente bagnarlo e confrontare il colore ottenuto con l’apposita scala di misura fornita.
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